C’è un posto per te

Pubblicato da Alessandro Ronchi il

Parte il 9 gennaio “C’è un posto per te”, il progetto della Provincia di Bologna per promuovere l’uso intelligente dell’auto privata, aumentando il numero di occupanti per auto combinando percorsi comuni.
La Provincia di Bologna, in collaborazione con i comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Bologna, Casalecchio di Reno, Castelmaggiore, Castel San Pietro Terme, Granarolo dell’emilia, Minerbio, Monterenzio, Monte San Pietro, San Lazzaro di Savena, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese e con un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, promuove l’utilizzo condiviso dell’auto attraverso il progetto “C’è un posto per te. L’auto condivisa a Bologna e provincia”.
Fonte: Ecologisti SPA


5 commenti

elisabetta castagnoli · 8 Aprile 2011 alle 1:27 pm

IL progetto in questione, cosa prevede?

informazione ai cittadini…forse!!!! e il contributo della Cassa di risparmio chi se lo prende???

Alessandro Ronchi · 8 Aprile 2011 alle 1:32 pm

Questa iniziativa che abbiamo segnalato (nel 2008) era portata avanti dalla provincia di Bologna.

Come è stato speso il contributo quindi, se interessa, si può richiedere all’ente.

Donatella · 29 Giugno 2011 alle 6:04 pm

Se per ridurre l’inquinamento ambientale causato dalle automobili
si cerca di ridurre il numero delle stesse aumentando il numero delle persone a bordo di quelle che circolano, allora io dico che bisogna anche rivedere la legge penale che prevede il reato di omicidio colposo nel caso in cui chi guida causa per eventuale incidente la morte di qualcuno che é stato caricato.
Si dice che chi accetta di caricare nella sua auto altre persone deve essere persona eticamente responsabile adoperandosi a guidare con estrema attenzione. Io penso che la presenza di più persone crea disturbo a chi a maggior ragione deve in una simile situazione prestare più attenzione rispetto se fosse solo con la resposabilità  di solo se stesso, perché in compagnia si é portati a scherzare, ad alzare il tono della voce, poi ci sono i cellulari che suonano e si finisce per discutere di lavoro con tensione e nervosismo che coinvolgono tutti,ecc. Insomma, non é facile questa soluzione al problema dell’inquinamento se non si elimina il reato di omicidio colposo nel caso di incidente; allora é meglio promuovere il trasporto pubblico verso luoghi di lavoro, discoteche, piscine, parchi ecc.
Si pensi ai ragazzi, alle stragi del Sabato sera al rientro da discoteche e da notti dai vari colori. possiamo dire che ci sia un’etica della guida responsabile? Possiamo negare la distrazione da risate, radio, chiacchiere urlate, cellulari e altro?
Quando ‘si fanno le macchine’ penso che siano veramente rare le persone che realizzano il grande senso di responsabilità  che grava su di esse.

gianfranco · 14 Gennaio 2012 alle 3:51 pm

rimango sbalordito dal commento postato da Donatella. Raramente mi era capitato di leggere, da qualsiasi parte, un condensato di robe tali degne di partecipare alla fiera della banalità .
Sembra quasi che stia giudicando (non l’organizzazione di più persone per – si – inquinare meno, ma anche rispamarmiare sui costi economici) un festino carnevalesco in auto.
Non ci sono parole, ma davvero.
Ma quanto bisogna essere essere squallidi (domando) per inserire nel tema di discussione le stragi del sabato sera?
Ma che persone ci sono?

Donatella · 30 Gennaio 2012 alle 10:06 pm

Sono spiacente, gianfranco, per aver urtato involontariamente la tua sensibilità , ho semplicemente espresso il mio punto di vista – secondo il mio stile – che può essere condiviso o contrastato, con lo stile altrui.

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