La mia vita ad emissioni zero

Pubblicato da Alessandro Ronchi il

L’INCHIESTA / Verdure di stagione, docce brevi, luci a bassa intensità , poco riscaldamento
Per sette giorni abbiamo provato a vivere consumando il minor quantitativo di CO2
(Paolo Rumiz)
C’è un uomo che vive al freddo, senza automobile e con la dispensa semivuota. Mangia poca carne, riutilizza la carta usata e va in bici al mercato per comprare rape sporche di terra dai contadini. E’ un cuorcontento, accetta ogni restrizione e anche nei giorni di festa vive lietamente con i motori al minimo. Chi può essere? Un originale, direte. Un poveraccio con la pensione da fame.
Sbagliato. Quel tale è un paladino solitario di “Emissione-zero”, uno che tenta di vivere producendo il minimo di Co2, il gas che la civiltà  dello spreco spara nell’atmosfera surriscaldando la Terra e chiudendoci tutti in una cappa mortale. Uno che cerca di vivere mirando a quello zero impossibile, testardamente, per salvare il mondo che verrà .

Fonte: Ecologisti SPA

Categorie: Generale

1 commento

raduta laura · 4 Febbraio 2008 alle 12:28 pm

ognuno di noi potrebbe farlo, e saremmo tutti piu contenti e vivremmo in un mondo piu sanno…
la peggiore cosa però sono gli ambientalisti che predicano bene e poi… non fanno niente per cambiare lo stile di vita…non si puo cambiare il mondo se non si comincia da se stessi… se tutti gli ambientalisti facesserò realmente il loro “lavoro” saremmo gia in un mondo meno inquinato…l’esempio è importante e il miglior modo per insegnare…
grazie…

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