“Censire gli immobili inutilizzati per diminuire il consumo del suolo”

Pubblicato da segreteria il

E’ stata approvata dall’Assemblea legislativa una risoluzione, presentata dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo e sottoscritta da 12 consiglieri di Pd e IdV, con cui la Regione aderisce alla campagna nazionale “Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori” promossa dal Forum italiano dei Movimenti per la terra e per il paesaggio con l’obiettivo di ridurre il consumo di territorio.

La risoluzione impegna la Giunta regionale ad un’adesione attiva e concreta, sollecitando tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna a compilare la scheda di censimento del patrimonio edilizio esistente e ad inviarla, oltre che ai promotori del censimento stesso, anche agli uffici regionali competenti che dovranno poi utilizzare i dati così raccolti, incrociandoli con quelli già  disponibili, per realizzare un report sul patrimonio edilizio inutilizzato.

“Da vari decenni ““ sottolinea la consigliera ecologista Gabriella Meo ““ la politica urbanistica adottata ai diversi livelli di governo, anche in Emilia-Romagna, ha comportato un’eccessiva “frenesia edificatoria” volta spesso alla realizzazione di immobili indipendentemente dalle reali necessità  e bisogni della comunità , o dalla sicurezza idrogeologica, compromettendo il paesaggio, la qualità  della vita e la sicurezza stessa delle persone.

Allo stesso tempo, si assiste al fenomeno di nuove costruzioni che rimangono inutilizzate, con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi e di edifici che si presentano completamente abbandonati e fatiscenti.”

“Secondo il dossier “Terra rubata – Viaggio nell’Italia che scompare”, redatto da Wwf e Fai, ““ ricorda Meo ““ in Emilia-Romagna tra il 1954 e il 2008 si è registrato il più alto ritmo di trasformazione del suolo fra le 11 regioni monitorate, pari a quasi 9 ettari giornalieri.”

“Per questi motivi ho chiesto alla Regione ““ conclude l’esponente ecologista ““ di sostenere il censimento, avviato su tutto il territorio italiano, allo scopo di quantificare il numero delle abitazioni e degli immobili ad uso commerciale e terziario non utilizzati, vuoti e sfitti, permettendo così agli Enti locali in via prioritaria di recuperare questo enorme patrimonio evitando ulteriori e devastanti cementificazioni del suolo agricolo.”

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