Bosco sul Sillaro (BO): “Ok sospensione lavori, ma chiarezza sulle norme a tutela dei boschi”

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Sulla vicenda del taglio del bosco nelle aree demaniali regionali lungo il torrente Sillaro da parte di una ditta incaricata dal Servizio Tecnico di Bacino Reno, interviene la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo :

“Sono molto soddisfatta dell’accordo raggiunto ieri fra il Servizio Tecnico di Bacino e il Comitato di cittadini “Salviamo il Bosco del Sillaro” durante il sopralluogo che ha portato alla sospensione dei lavori perché, a quanto sembra, la ditta incaricata non avrebbe rispettato le prescrizioni regionali.”

“A questo punto ““ continua la consigliera Meo ““ dobbiamo porci una domanda : se i cittadini non si fossero mossi raccogliendo firme e diffondendo la notizia sugli organi di stampa, i funzionari regionali si sarebbero accorti dei tagli eccessivi ?

O invece il disboscamento sarebbe proseguito indisturbato come succede ogni anno lungo tanti fiumi della nostra regione ? Per questo motivo e per fare chiarezza su questo caso ho presentato oggi un’interrogazione alla Giunta regionale.”

“Anche perché mi risulta ““ prosegue l’esponente ecologista ““ che già  lo scorso 11 dicembre venne effettuato un altro sopralluogo, assieme al Corpo Forestale dello Stato, alle Guardie Provinciali, alle Guardie Ecologiche e alla Provincia, e allora non emersero problemi sul rispetto delle norme.”

“Ho chiesto quindi alla Giunta ““ conclude la consigliera Meo ““ quali provvedimenti sanzionatori verranno presi nei confronti della ditta incaricata dei tagli, quale tipo di gara d’appalto o altro genere di procedura sia stata espletata dai Servizi regionali allo scopo di realizzare detti lavori e quali ditte vi abbiano partecipato.

Infine, visto che il disboscamento ha interessato un ecosistema naturale caratterizzato dall’habitat di interesse comunitario “Foreste a galleria di Salix alba (Salice bianco) e Populus alba (Pioppo bianco)”, per la distruzione del quale potrebbe essere avviata una procedura d’infrazione dalla Commissione Europea, ho domandato se la Regione ritenga che queste debbano essere poste in carico ai funzionari che hanno autorizzato i lavori ovvero al bilancio regionale.”


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