ASSEMBLEA REGIONALE

Pubblicato da Luca Saraz Budini il

La mozione votata sabato 2 febbraio 2019

il senatore Sauro Turroni presenta la mozione da votare

Mozione per Assemblea regionale dei Verdi dell’Emilia Romagna del 2 febbraio 2019

Sl’è nota us farà  dè

Anche dopo la notte più buia torna il giorno

I Verdi stanno vivendo un momento favorevole: i successi dei partiti Verdi in tante parti d’Europa, il deflagrare dei cambiamenti climatici, la plastica che invade gli Oceani, l’emergere di problemi ambientali, sociali ed economici di portata planetaria che li hanno sempre visti, pur con tutti i limiti, schierati dalla “parte giusta”, la competenza e il rigore che vengono loro riconosciuti, offrono al partito ecologista una irripetibile occasione di crescita e di consenso.

E ciò si verifica anche a fronte del dilettantismo velleitario, bugiardo, arrogante e inconcludente dei 5 stelle, asserviti al dilagare nella società  italiana incattivita di un nuovo fascismo di cui la Lega è brutale espressione. Questo si verifica nel momento più acuto  del fallimento del PD, avvitato in una crisi senza fine e alla conclusione delle esperienze delle variegate declinazioni della sinistra nota un tempo come “radicale” .

Tanti oggi guardano con interesse ai Verdi perché sono delusi e provati da queste esperienze, a cui avevano affidato il loro impegno e partecipazione.

Mentre dopo la notte il Sole sorge ineluttabilmente per effetto del movimento dei pianeti, perché il nostro di Sole possa ritornare a brillare è necessario  un forte impegno, netto e chiaro negli obiettivi, determinato nelle scelte, deciso a dare un taglio con un passato che lo ha visto partecipe di esperimenti e alleanze che, al di là  dei demeriti, hanno avuto esiti fallimentari.

È fondamentale essere in grado di essere i protagonisti dell’Onda Verde che si sta manifestando come alternativa vera e concreta.

Si avvicinano le elezioni europee, in Italia e in Emilia Romagna si svolgeranno in primavera anche le elezioni amministrative in molte città , già  luoghi di insediamento verde, mentre in autunno si terranno le elezioni regionali.

Questo stato di cose è stato ben interpretato nel dibattito e nelle scelte della mozione “Cambiamento Ecologista“ della Assemblea nazionale dei Verdi dell’1 e 2 dicembre u.s. con la quale è stata tracciato il percorso politico che consentirà  di interpretare questo nuovo momento e porterà  ai prossimi appuntamenti elettorali.

Si tratta ora di declinare a livello locale la visione politica che ha determinato anche il rinnovo dei portavoce nazionali, dando seguito a quanto è emerso nella Assemblea di dicembre e interpretando e valutando quanto maturato.

Nel nuovo percorso sono decisive l’immagine e la proposta che porteranno i Verdi a presentarsi alle europee e la capacità  di essere inclusivi e attrattivi per tutti gli ecologisti e i militanti dei mille movimenti e associazioni che ne praticano i principi di fondo.

Un sostegno e un aiuto fondamentale ci è stato offerto dal Partito Verde europeo e dal Gruppo Verde al Parlamento europeo che ringraziamo con convinzione, a cui chiediamo però di rispettare l’autonomia e l’indipendenza dei Verdi italiani che possono accettare ogni suggerimento e stimolo ma nessuna forma di ingerenza.

I Verdi dell’Emilia Romagna ritengono che sia fondamentale che la lista che si presenterà  alle europee sia fortemente caratterizzata nel simbolo e nei programmi dall’immagine e dai contenuti che a livello europeo caratterizzano il Partito Verde.

Una lista autonoma aperta a tutti coloro che vogliono costruire il progetto verde della conversione ecologica e della green economy.

Una lista che abbia come proprio obiettivo il cambiamento delle politiche e della organizzazione dell’Europa che sia espressione democratica dei cittadini, che  abbatta muri e diseguaglianze.

Un programma netto e chiaro, senza ambiguità , identificabile, unito a solide candidature tra le quali  non possono essere comprese quelle che per loro natura o storia possano offuscare e svilire il progetto verde a zattera di salvataggio di ceto politico.

Non è più il tempo di alleanze spurie e di sola convenienza : lo hanno dimostrato i fallimenti sperimentati negli ultimi 20 anni, al di là  dei demeriti degli stessi Verdi e perfino dei loro alleati.  Oggi sarebbe letale potere essere accomunati, ancora una volta,  a forze politiche che addirittura ben oltre le loro stesse colpe sono identificate da una grandissima parte dell’elettorato come la fonte principale dei mali che attanagliano il nostro paese.

La proposta politica dei Verdi, chiara, forte, netta, identificabile, univoca, che sappia parlare a un corpo sociale che ha bisogno di speranza, di buon governo, che offra soluzioni ai problemi e al disorientamento.

Impegniamo quindi la Federazione nazionale a elaborare subito una proposta, rivolta a tutti coloro che possono condividerla, che assuma subito la forma di un manifesto – carta dei valori  che veda la presenza di tante personalità ,  che coinvolga tantissime persone attratte dall’Onda Verde e non solo il solito ceto politico.

Questo è confermato dal successo che ha avuto volontari coraggiosi : la gente cerca qualcosa per cui valga la pena di impegnarsi e ciò sicuramente non è rappresentato da uno stuolo di vecchi sinistri sconfitti dalla storia.

I Verdi dell’Emilia Romagna rifiutano nettamente che sia replicato quanto già  sperimentato negativamente in altre occasioni, riproducendo una nuova parata di personaggi politici in cerca di collocazione, come è avvenuto per “Insieme”, con la differenza che in questo caso non ci sarebbero nè Prodi nè Gentiloni e il risultato non potrebbe essere che fallimentare.

Abbiamo bisogno di canzoni, di un clima di festa, della stessa coralità  che ha portato alla riedizione ecologista di “bella ciao”, della forza espressiva di ballate quali “io sono un albero”, di gente che ci metta passione e sentimento, non di politicanti. Abbiamo bisogno di esserci tutti, convinti, entusiasti.

I Verdi dell’Emilia Romagna ribadiscono che Il simbolo è questione dei Verdi italiani non di altri e che la titolarità  appartiene esclusivamente a loro.

I Verdi dell’Emilia Romagna chiedono con forza che la cabina di regia, costituita in seguito a quanto deciso dalla Assemblea nazionale, veda la partecipazione dei nostri portavoce con la collaborazione di altre figure altro legittimate  che diano loro una mano.

I Verdi dell’Emilia Romagna ribadiscono che le modalità  di scelta dei candidati devono essere democratiche e condivise anche dai territori e non calate da Bruxelles o da Roma.

I Verdi dell’Emilia Romagna propongono infine la candidatura di Angelo Bonelli, per la sua storia di partigiano verde, in ragione della sua esperienza, saldezza d’animo, capacità  e soprattutto impegno nel guidare i Verdi nella lunga traversata che ne ha consentito la sopravvivenza.

Pur nella autonomia che è statutariamente riconosciuta alle realtà  locali, i Verdi dell’Emilia Romagna si impegnano a replicare il modello di partecipazione fuori dagli schieramenti nelle elezioni locali, riconoscendo il fallimento delle esperienze dell’ultimo periodo, che replicano addirittura in peggio quelle negative del livello nazionale, promuovendo l’adozione del medesimo simbolo delle elezioni europee, al fine di sostenere maggiormente il progetto politico di rilancio e ricostruzione dei Verdi in Italia.

I Verdi dell’Emilia Romagna infine esprimendo un giudizio assai negativo della politica regionale e della Giunta Bonacini ritengono conclusa da tempo una esperienza a cui pure avevano partecipato, dalla quale sono stati esclusi ed emarginati totalmente.

Il tema sarà  ripreso in una prossima Assemblea regionale che verosimilmente non potrà  che prendere atto della distanza abissale esistente fra le idee ecologiste e gli obiettivi di sviluppo e crescita della maggioranza regionale, aggravate dalla sciagurata decisione di affiancare Lombardia e Veneto nel tentativo di ottenere l’autonomia regionale, con maggiori competenze in materie che costituiscono il tessuto sociale politico ed economico della nazione, che compromettono gli uguali diritti e livelli minimi di prestazione da garantire a tutti i cittadini e l’unità  stessa dell’Italia.

Per questi motivi anche a livello regionale occorrerà  respingere gli strumentali appelli alla unità  che sicuramente perverranno dalle forze della sinistra tradizionale, previlegiando comunque una partecipazione autonoma alle regionali in continuità  con quanto fatto a livello nazionale e locale.

Firme: Sauro Turroni, Paolo Galletti, Matteo Badiali, Cesarino Romani.

Candidati legati alla Mozione Sl’è nota us farà  dè

1 Duilio Cangiari, supplente Brigliasco Vincenzi

2 Isidoro Colluto, supplente Claudio Cerquetti

3 Maurizia Giusti, supplente Manuela Sant’Agata

4 Federica Zoli, supplente …Elisabetta Castagnoli

Approvata con 43 voti favorevoli tre schede bianche, una nulla.


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.