il fotovoltaico su terreni agricoli

Pubblicato da Paolo Galletti il

Un'immagine di repertorio di un impianto fotovoltaico a terra

Approvata risoluzione dei Verdi per regolamentare l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione presentata dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo e sottoscritta da numerosi altri per impegnare la Giunta a predisporre al più presto una norma che regolamenti la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra.

“La risoluzione ““ spiega soddisfatta la consigliera Meo ““ è stata approvata con il voto favorevole di tutti i gruppi, sia di maggioranza sia di opposizione. Ciò è molto importante perché evidenzia quanto l’occupazione di suolo agricolo da parte dei grossi impianti fotovoltaici sia considerato un problema da parte di tutte le forze politiche.”

“Abbiamo dato indicazioni chiare ““ continua Meo ““ alla Giunta per individuare le aree in cui vietare l’installazione a terra di impianti fotovoltaici come gli ambiti rurali ad alta vocazione produttiva o quelli interessati da vincoli di carattere ambientale o paesistico. Nello stesso tempo abbiamo indicato le aree su cui indirizzare l’installazione di tali impianti come quelle a destinazione produttiva, le aree adibite a parcheggio, le superfici coperte già  esistenti o le aree libere poste all’interno della perimetro dell’abitato.”

“Benché la tecnologia fotovoltaica consenta di produrre energia pulita, utilizzando una fonte rinnovabile, non la si può considerare priva tout court di impatto sull’ambiente, in quanto occorre distinguere tra le diverse tipologie di impianto. In particolare, essa è difficilmente condivisibile quando è realizzata mediante grandi impianti a terra di pannelli fotovoltaici realizzati su suoli agricoli.”

“E’ risultato evidente a tutti i consiglieri ““ conclude Meo ““ che gli impianti fotovoltaici integrati sull’involucro esterno degli edifici di taglia piccola e media godono di una serie di vantaggi fondamentali rispetto alle grandi centrali a terra: generano energia elettrica nel luogo del consumo e riducono le perdite di distribuzione; impiegano superfici dell’involucro altrimenti inutilizzate; sono meno appetibili da parte di speculatori estranei al tessuto produttivo locale (viceversa a caccia di investimenti di taglia maggiore); promuovono in modo più efficace gli operatori locali, contribuendo a sviluppare professionalità  tra gli installatori e i progettisti nostrani; infine, se ben integrati negli edifici possono essere occasione di riqualificazione architettonica in edilizia.”

Approvata risoluzione dei Verdi per regolamentare l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione presentata dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo e sottoscritta da numerosi altri per impegnare la Giunta a predisporre al più presto una norma che regolamenti la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra.

“La risoluzione ““ spiega soddisfatta la consigliera Meo ““ è stata approvata con il voto favorevole di tutti i gruppi, sia di maggioranza sia di opposizione. Ciò è molto importante perché evidenzia quanto l’occupazione di suolo agricolo da parte dei grossi impianti fotovoltaici sia considerato un problema da parte di tutte le forze politiche.”

“Abbiamo dato indicazioni chiare ““ continua Meo ““ alla Giunta per individuare le aree in cui vietare l’installazione a terra di impianti fotovoltaici come gli ambiti rurali ad alta vocazione produttiva o quelli interessati da vincoli di carattere ambientale o paesistico. Nello stesso tempo abbiamo indicato le aree su cui indirizzare l’installazione di tali impianti come quelle a destinazione produttiva, le aree adibite a parcheggio, le superfici coperte già  esistenti o le aree libere poste all’interno della perimetro dell’abitato.”

“Benché la tecnologia fotovoltaica consenta di produrre energia pulita, utilizzando una fonte rinnovabile, non la si può considerare priva tout court di impatto sull’ambiente, in quanto occorre distinguere tra le diverse tipologie di impianto. In particolare, essa è difficilmente condivisibile quando è realizzata mediante grandi impianti a terra di pannelli fotovoltaici realizzati su suoli agricoli.”

“E’ risultato evidente a tutti i consiglieri ““ conclude Meo ““ che gli impianti fotovoltaici integrati sull’involucro esterno degli edifici di taglia piccola e media godono di una serie di vantaggi fondamentali rispetto alle grandi centrali a terra: generano energia elettrica nel luogo del consumo e riducono le perdite di distribuzione; impiegano superfici dell’involucro altrimenti inutilizzate; sono meno appetibili da parte di speculatori estranei al tessuto produttivo locale (viceversa a caccia di investimenti di taglia maggiore); promuovono in modo più efficace gli operatori locali, contribuendo a sviluppare professionalità  tra gli installatori e i progettisti nostrani; infine, se ben integrati negli edifici possono essere occasione di riqualificazione architettonica in edilizia.”

Categorie: Generale

4 commenti

paolo galletti · 9 Novembre 2010 alle 12:27 pm

Questa risoluzione risponde a molte vertenze territoriali nella nostra regione:
consultando il sito
http:// http://www.verdilugo.it/

si può
approfondire l’argomento

marco · 12 Novembre 2010 alle 10:33 am

Faccio notare che se gli strumenti di pianificazione sovracomunale tipo il PTCP vengono continuamente “aggiornati” con frequenti deroghe (la deroga dovrebbe avere carattere di eccezzionalità ….) allora succede, come a Budrio, che terreni agricoli nella pianificazione comunale vengono da un anno all’altro declassati a terreni edificabili dove poi la ditta edile locale, che è nelle simpatie della giunta, costruisce un bel campo fotovoltaico, vanificando quindi questa bella risoluzione. Vorrei sapere se questo mio timore è fondato o no.

Renzo Venturoli · 18 Novembre 2010 alle 6:13 pm

Giusto per precisare.
Il PTCP provinciale prevedeva nell’area ora attrezzata a fotovoltaico un areale di espansione delle attività  produttive (lkeggi: capannoni). Il Comune ha approvato la richiesta degli attuattori di realizzare il fotovoltaico invece delle infrastrutture industriali.
Non c’è trucco ne inganno in questa operazione, casomai rilevo l’ossessiva tendenza a costruire sempre di più, fino a quando circostanze oggettive lo rendono possibile, considerando il territorio un “bene da consumare”. Fin dalle alle origini della pianificazione urbanistica alle mire ed ambizioni degli imprenditori edili. I Comuni vanno a ruota di questo meccanismo perverso per ottenere risorse finanziarie necessarie alla macchina comunale.
La risoluzione regionale mi par di capire sia successiva alla decisione del Comune di Budrio di autorizzare la richiesta degli attuatori.
Se non mi sbaglio questa è la lettura dei fatti.
renzo

barbara · 11 Marzo 2011 alle 12:07 pm

salve ,
vorrei affittare terreni per fotovoltaico , a chi posso rivolgermi ?
saluti
Barbara Mercuriali
3465239102

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