Diga di Vetto: inutile spreco la figura del commissario

Pubblicato da Enrico Ottolini il

“Apprendiamo da anticipazioni di stampa che l’iter per la nomina del commissario alla diga di Vetto è alle sue fasi finali, con l’ormai imminente nomina del prof Stefano Orlandini, dell’università di Modena e Reggio, a commissario per la diga di Vetto.

Nei mesi scorsi abbiamo criticato una scelta da parte del governo della Meloni che abbiamo definito miope, sprecona ed antidemocratica.” ha dichiarato oggi in una nota stampa il consigliere Regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Paolo Burani.

Miope perché non guarda assolutamente a come il mondo intero sta modificando le proprie pratiche per la gestione degli alvei fluviali. Le grandi opere, come le vogliono Salvini e Meloni, appartengono al ventesimo secolo, oggi servono soluzioni mirate, diffuse sul territorio, che rispondano ai fabbisogni e ai criteri nel contesto di un percorso di pianificazione condiviso.

Sprecona perché non tiene conto dei lavori fatti fino ad ora, come anche lo studio di fattibilità voluto e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna di cui si attendono a breve gli esiti. Forse che si vuole nominare un commissario per assicurarsi che un eventuale risultato inviso al governo dello studio di fattibilità generi problemi?

Antidemocratica perché non tiene conto di tutti i processi partecipati che i territori hanno portato avanti per una soluzione che tenesse insieme rigore scientifico, fattibilità economica dei progetti e interesse collettivo.

Ci era sembrato naturale ed ovvio che si dovessero rispettare le prerogative della Regione, che non si buttasse in un sol colpo il lavoro dell’Autorità di Distretto del fiume Po finalizzato ad avviare un percorso partecipativo, che da due anni si sforza di coinvolgere attori sociali, cittadini, imprese e enti locali nelle scelte che riguardano una intera valle, quella dell’Enza.

Non da ultimo, con la nomina del commissario, risulterebbero sminuite anche gli studi in ambito tecnico – economico del DOCFAP che faticosamente la Bonifica Emilia Centrale sta concludendo.

La regione Emilia-Romagna deve reclamare il suo ruolo di primaria importanza nella gestione del territorio, anche, per esempio, arrivando a una formulazione dei nuovi piani di gestione della vegetazione ripariale che mancano da anni, tenendo presente gli obiettivi del regolamento europeo sul ripristino della natura che prevede di rinaturalizzare 25.000 chilometri di corsi d’acqua.

Chiediamo che procedure come il Contratto di Fiume, messa in piedi con fondi e fatica della regione e dell’Autorità di Distretto del Po vengano rispettate e che si dia ascolto alle amministrazioni e popolazioni locali invece di esautorarle attraverso un commissariamento che dovrà comunque fare i conti con la totale mancanza di risorse, anche solo per la progettazione definitiva.

Ci chiediamo quali vantaggi, se non un lauto compenso per il commissario, ne avrà l’iter di discussione sulla procedura di valutazione delle opere alternative ed accessorie al grande invaso, che ricordiamo prevede anche l’opzione zero, cioè nessun invaso? 

Il governo sta dimostrando in maniera plastica di non essere interessato a soluzioni studiate, ma solo a colpi di mano verticistici e di pura propaganda visto che i finanziamenti per le infrastrutture sono tutti risucchiati dal buco nero del Ponte sullo Stretto.

Come Europa Verde metteremo in campo nelle sedi istituzionali e politiche, a partire dalla Regione, tutte le azioni necessarie per riportare nell’alveo della pianificazione partecipata la scelta degli interventi necessari a rispondere ai bisogni della comunità della Val d’Enza e dell’ambiente fluviale.

Paolo Burani, Europa Verde Emilia-Romagna

Categorie: Generale

2 commenti

Anna Maria · 20 Maggio 2025 alle 2:27 am

Ho apprezzato il documentario sulla diga di Vetto che ha coinvolto e interessato la popolazione e le

Anna Maria · 20 Maggio 2025 alle 2:30 am

Ho apprezzato il documentario sulla diga di Vetto che ha coinvolto e interessato la popolazione e le autorità ora questa elezione come influenzerà la situazione, rispetterà le valutazioni dei Comitati e della Regione?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.