Tutelare gli ecosistemi fluviali per la sicurezza idraulica
Mentre proseguono gli incontri promossi dalla Regione Emilia-Romagna sui progetti di ripristino e messa in sicurezza dei bacini fluviali, i Verdi Emilia-Romagna ribadiscono il ruolo insostituibile della vegetazione ripariale, degli elementi di naturalità dei corsi d’acqua e dello spazio fluviale per la sicurezza idraulica .
«In questi anni, a seguito delle disastrose alluvioni che hanno colpito la nostra regione, abbiamo visto troppe volte portare a compimento interventi che di fatto hanno indebolito la tenuta del sistema fluviale, creando concreti pericoli – sottolineano i coportavoce dei Verdi Emilia-Romagna, Enrico Ottolini e Sara Londrillo -. In vari casi anziché affrontare in modo concreto i reali problemi dei corsi d’acqua, sulla base dei dati, delle informazioni e delle conoscenze scientifiche di cui la Regione dispone, sono stati realizzati interventi di “pulizia” degli alvei e delle sponde, che si giustificano solo per esigenze politiche di rispondere ad una parte dell’opinione pubblica, ferma su luoghi comuni e soluzioni tanto semplicistiche quanto inefficaci».
«Le imprese affidatarie degli interventi spesso non dispongono della preparazione necessaria a rispettare le prescrizioni – sottolineano i coportavoce – e non sono in grado di eseguire operazioni di una certa complessità, come i tagli selettivi. Lo ha rilevato in questi giorni anche il comitato scientifico del Club Alpino Italiano di Cesena, che insieme ad altre associazioni ha giustamente criticato i lavori di manutenzione lungo gli argini del fiume Savio: le prescrizioni fornite dalle autorità regionali prevedevano un’asportazione del 30% della vegetazione, proprio perché ne viene riconosciuta la funzione di consolidamento del terreno e delle sponde, ma le ditte incaricate hanno fatto tabula rasa, esponendo il fiume a nuovi pericoli in caso di forti piogge».
La vegetazione ripariale non è un ostacolo, ma un alleato della sicurezza idraulica. Gli alberi lungo i fiumi svolgono funzioni essenziali: le radici consolidano le sponde fluviali, soprattutto quelle artificiali di pianura, prevenendo fenomeni erosivi e cedimenti strutturali che, in caso di piena, possono provocare tracimazioni e rotture arginali. La loro rimozione indiscriminata indebolisce le difese naturali del territorio, esponendolo a rischi maggiori.
La vegetazione ripariale inoltre riduce la velocità delle acque di piena riducendo il rischi a valle e trattiene materiali vegetali o di altro genere, svolgendo una funzione di filtro.
«Sappiamo benissimo che il problema dei nostri fiumi è quello di non avere abbastanza spazio in un territorio che è stato sovrasfruttato in ogni suo centimetro – concludono i Verdi -. Non a caso fiumi adeguatamente dimensionati come il Reno hanno sulle loro sponde una ricca vegetazione che non ha mai destato alcun problema. Tutti abbiamo in mente le immagini dei cumuli di detriti formati sotto i ponti durante le alluvioni: tanti hanno gridato allo scandalo guardando quei detriti, dimenticandosi però che il problema erano ponti con piloni in alveo che facevano da tappo. È assurdo e fantascientifico pretendere che durante una pioggia intensa un fiume non porti a valle detriti, mentre è responsabilità delle istituzioni fare in modo che le infrastrutture siano progettate in modo tale da garantire la necessaria sicurezza. E questa sicurezza si può ottenere solamente aumentando lo spazio a disposizione dei fiumi».
I Verdi Emilia-Romagna chiedono che i progetti di messa in sicurezza dei bacini fluviali adottino un approccio integrato, che coniughi la necessaria manutenzione idraulica con la tutela e il ripristino degli ecosistemi ripariali. La manutenzione degli alvei deve essere selettiva e mirata: va rimosso ciò che effettivamente ostacola il deflusso delle acque – come accumuli di sedimenti, rifiuti e piante instabili, mal posizionate o di grande dimensione – ma va preservato e valorizzato il patrimonio arboreo sano e funzionale alla stabilità delle sponde.
Invitiamo la Regione, i tecnici, gli amministratori locali e i cittadini a non cedere alla tentazione di soluzioni semplicistiche. La vera sicurezza si costruisce con competenza, pianificazione e rispetto degli equilibri naturali.
I Verdi Emilia-Romagna continueranno a vigilare affinché le politiche regionali di gestione del territorio integrino tutela ambientale e sicurezza idrogeologica, nella consapevolezza che solo un approccio ecologicamente responsabile può garantire protezione duratura alle nostre comunità.
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