Energia eco-solidale

Pubblicato da Gabriele il

articolo pubblicato su Terra, quotidiano ecologista del 30 dicembre 2010

Gabriele Bollini (gaboll@lillinet.org)

E’ nata l’associazione di promozione sociale “CO-Energia ““ progetti collettivi di economia solidale”. L’hanno costituita l’associazione dei Gruppi di Acquisto Solidale che si occupa di energia (GAS-Energia) e le associazioni che attuano i progetti di Distretti di Economia Solidale (Rete di Economia Solidale). L’associazione vuole avviare progetti di Economia Solidale che puntano ad una responsabilizzazione etica dell’economia che viene dal basso, verso tutti i problemi della filiera di produzione, coordinando progetti, proposte ed accordi collettivi, su importanti filiere (es. acqua, energia, tessile, telefonia) il cui livello di complessità  richiede grandi numeri e competenze specifiche. Nella profonda convinzione che oggi le tecnologie “buone” ci permettono di affrontare la sfida dell’economia solidale a patto affrontarla non singolarmente ma “insieme”, in piccole e medie comunità  di persone, famiglie, realtà  produttive e di servizi, territorialmente definite.

Il primo progetto in cantiere è sull’energia, in quanto tema profondamente legato alla vita delle persone, delle comunità  e delle strutture e, con le nuove possibilità  offerte dalla tecnologia, interroga e sfida lo sviluppo di comunità  di ciascun territorio, come pure il suo modello di sviluppo. Per questo motivo si intreccia naturalmente con i percorsi dei Distretti di Economia Solidale (DES) e dei Gruppi d’Acquisto Solidali (GAS).

Vi sono oggi nuove prospettive di mutualità , cooperazione, solidarietà  e decentramento nell’ambito della produzione, condivisione e distribuzione dell’energia, che sono state ben colte in alcune esperienze d’oltralpe (es. Schonau, D) ed anche nel Contratto Mondiale per l’Energia (2006).

Si tratta di un tema impegnativo, anche perché impone di confrontarsi con il mercato dell’energia cogliendo le nuove opportunità  della recente legislazione riguardo alla liberalizzazione, alle possibilità  di controllo democratico della filiera, al cooperativismo energetico di auto produzione e auto consumo, all’incentivazione delle fonti rinnovabili, ed in generale riguardo alle potenzialità  che le nuove tecnologie potranno dare ai piccoli utenti di diventare soggetti attivi nella gestione del sistema elettrico, come già  succede nelle reti informatiche.

Per esempio, la liberalizzazione del mercato dell’energia (dal luglio 2007), consente la costruzione di uno scenario quanto mai interessante, in cui il cittadino ha la possibilità  di scegliere il proprio fornitore, e di sceglierlo non solo in base a calcoli esclusivamente economici, ma facendo riferimento a valori etici, solidali ed ecologici. Finalmente possiamo essere utenti attivi nella scelta delle sorgenti di approvvigionamento: è possibile cioè decidere la provenienza dell’energia elettrica in modo da appoggiare, per esempio, le produzioni da fonti rinnovabili. Inoltre è ora possibile, anche per singolo cittadino, produrre energia elettrica da pannelli fotovoltaici o da altre fonti rinnovabili ed utilizzare la rete pubblica come contenitore compensativo e distributivo: vendo quella che produco e compro quella di cui ho bisogno. E’ possibile quindi gettare uno sguardo verso un futuro di liberazione dalla dipendenza energetica (fino ad oggi prodotta in modo centralizzato con risorse fossili, non rinnovabili), rispettando al contempo i valori etici.

http://www.retegas.org/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=2&pid=18

http://www.retecosol.org/

http://www.dossoenergia.it

Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio.

Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia.”

(Don L.Milani da “Lettera ad una professoressa”)

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