Ritorno all’orto, la Regione affida i terreni ai giovani

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“Da oggi viene sospesa qualsiasi operazione di vendita dei terreni demaniali regionali fino alla predisposizione, da parte della Giunta regionale, di un piano per la messa a disposizione delle aree agricole demaniali regionali in forme diverse dalla vendita (come, ad esempio, l’affitto o il comodato) e che effettivamente favorisca il nuovo insediamento dei giovani in agricoltura.”

Commenta così la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo l’approvazione, avvenuta oggi in Assemblea legislativa con il voto unanime di tutti i Gruppi, di una risoluzione presentata dal Gruppo Sel-Verdi.

“Infatti ““ ricorda la consigliera Meo ““ il Decreto Legge n. 1 del 2 gennaio 2012 del Governo Monti, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività , all’articolo 66,  autorizza le Regioni e gli Enti locali alla dismissione dei terreni agricoli o a vocazione agricola di proprietà  pubblica, finalizzando la vendita alla riduzione del debito pubblico, in sostanza per fare cassa.”

“Anche in Emilia-Romagna ““ continua Meo ““ i dati dell’ultimo censimento dell’agricoltura vedono una riduzione drammatica e preoccupante delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni, a favore della concentrazione della proprietà  terriera nelle mani di poche aziende di grandi estensioni e un’età  media degli imprenditori agricoli pericolosamente elevata.”

“Vorrei ricordare ““ conclude l’esponente ecologista ““ che garantire l’accesso alla terra ai giovani o a chiunque voglia lavorarla non vuol dire garantirne la proprietà  e la compravendita ““ meccanismo questo che per un giovane agricoltore comporta l’indebitamento con le banche ““ bensì elaborare una serie di normative che favoriscano e sostengano chi vuole iniziare un’attività  agricola mettendogli a disposizione l’uso agricolo della terra garantito contro ogni possibile speculazione.”


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