Otto marzo: “Meno mimose e più diritti”

Pubblicato da segreteria il

Purtroppo ancora una volta nel nostro Paese non si ha avuto il coraggio di fare quel piccolo passo in avanti, ma di grandissima sostanza, che avrebbe segnato una svolta culturale importantissima. Ieri, infatti, durante la discussione alla Camera della nuova legge elettorale è stato bocciato l’emendamento che introduceva l’alternanza di genere nelle liste elettorali, una scelta che avrebbe permesso le “quote rosa” di cui da molto tempo si parla.

“Viviamo in un Paese che, in ogni suo ambito, “predica bene ma razzola male” e ne abbiamo dimostrazione ogni giorno ““ dichiara Gabriella Meo consigliera regionale dei Verdi ““ “soprattutto quando si tratta di donne”.

“La rappresentanza delle donne nelle istituzioni è molto bassa ““ continua Meo ““  addirittura nel Parlamento Europeo abbiamo una percentuale così bassa da collocarci tra gli ultimi paesi. Basta aprire i giornali e ogni giorno si leggono fatti di cronaca dove le vittime sono le donne con ogni tipo di violenza: omicidi consumati o tentati, violenze fisiche, sessuali, psicologiche e verbali. E ancora: le donne sono penalizzate nel lavoro rispetto agli uomini e guadagnano mediamente circa il 25% in meno quando invece per uscire dalla crisi economica l’Italia avrebbe bisogno di tutte le risorse, rilanciando il ruolo della donna nella società  attraverso strumenti concreti.”

“L’impegno della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea Legislativa sui temi dei diritti, della parità  di genere e contro le discriminazioni è dimostrato, soprattutto in quest’ultima legislatura, dall’istituzione della Commissione parità  e da tutti i progetti, le campagne informative e di prevenzione che abbiamo sostenuto”.

“Molto sta facendo la Commissione Parità Â ““ conclude l’esponente ecologista ““ e proprio nel corso di questo mese è stata annunciata la presentazione della “Legge Quadro per la parità  e contro le discriminazioni di genere”. Questo testo deve contenere quel coraggio che a livello nazionale è mancato, è necessario introdurre la più ampia rappresentanza femminile nelle liste elettorali regionali e in tutti ambiti amministrativi  della Regione.”


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