Delfinario di Rimini: Lettera aperta al Sindaco

Bologna, 5 giugno 2014

Alla c.a. Sindaco di Rimini

Andrea Gnassi

Gent.mo Sindaco,

con grande preoccupazione le scrivo a seguito delle segnalazioni che mi sono pervenute da alcune Associazioni animaliste locali in merito alla struttura che ospitava il delfinario di Rimini.

Struttura che Il Ministero dell’Ambiente non ha ritenuto idonea e ne ha disposto la chiusura ai sensi del decreto legislativo 73/2005, dopo avergli negato la licenza di giardino zoologico per mancanza dei necessari requisiti d’idoneità  e di gravissime carenze nelle strutture, oltre che nella gestione degli animali; ora tale chiusura è obbligatoria e pone un divieto di esposizione di animali al pubblico.

Il delfinario di Rimini ha detenuto per anni diversi delfini non ottemperando alla legislazione vigente, tanto che nel 2013 il Corpo Forestale dello Stato su intervento della Magistratura, con la misura di sequestro preventivo poi confermato fino alla Corte di Cassazione, ha trasferito i delfini accertando la compromissione del benessere degli stessi. Inoltre, mi risulta esserci in corso un procedimento penale a carico della proprietà  del delfinario e di altri soggetti.

Detto ciò, sono venuta a conoscenza attraverso la pubblicazione di fotografie in rete che nella struttura in oggetto è stata riempita la vasca da diversi giorni ed è comparsa una piattaforma galleggiante in plastica, sulla facciata esterna è stato affisso un cartellone che riporta un sito internet con la dicitura: www.leonimarinirimini.it (che al momento non risulta attivo).

Se queste operazioni sono atte alla riapertura del delfinario cambiando semplicemente il tipo di autorizzazione per la detenzione e la specie animale da esporre mi sembra un paradosso.

Chiedo quindi cosa sta accadendo a Rimini? A lei risulta che questa struttura ospiterà  mammiferi marini?

Non è lucrando sulla pelle degli animali che si rende la costa romagnola più attrattiva per il turismo, di questo ormai ne sono consapevoli la maggioranza dei nostri cittadini e bisogna prenderne atto.

Cordiali saluti.

Gabriella Meo – Consigliera Regionale