PRIMA REGIONE PLASTIC FREE
La Regione Emilia Romagna avvia il percorso per diventare la prima regione italiana plastic free a 360 gradi.
Le linee-guida della strategia integrata sono state presentate oggi in una conferenza stampa, alla quale ho partecipato a nome dei Verdi dell’Emilia Romagna. Il provvedimento, proposto dai Gruppi Assembleari PD, SI, èViva e dalla Federazione regionale dei Verdi, si inserisce nel quadro della Direttiva UE 2019/904 “sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente” che punta a contrastare l’abbandono di stoviglie, posate e prodotti di plastica monouso, che, trasformati in rifiuti, inquinano in particolare mari e fiumi, finendo nella catena alimentare sotto forma di frammenti. Mentre la Direttiva, entrata in vigore a luglio 2019, prevede che gli Stati membri prendano i dovuti provvedimenti a partire da luglio 2021, l’Emilia Romagna intende anticipare la messa in campo delle misure attuative della strategia regionale plastic free entro l’estate prossima, secondo un preciso crono-programma che dia garanzie sull’applicazione e sia monitorabile.
La lotta alla plastica monouso e alla sua dispersione non è motivata solo dalla necessità di rispondere alla Direttiva, nè va vista come una serie di divieti piovuti e imposti dall’alto. Più profondamente, risponde alla diffusa sensibilità verso i rischi che corre l’ambiente marino a causa dell’accumulo di rifiuti di plastica: si pensi solo all’isola di plastica che galleggia nell’Oceano. Del resto, proprio questa sensibilità sarà di aiuto perchè il percorso plastic free abbia successo.
Cinque i pilastri su cui poggia la strategia dell’Emilia Romagna plastic free:
coinvolgere in primis la
Regione ER: uffici e sedi anche di enti ad essa collegata, mense ospedaliere e
scolastiche;
coinvolgere i soggetti pubblici e privati (istituzioni, operatori economici,
associazioni di categoria), Anci e Tavolo del Patto per il Lavoro con accordi
volontari;
vietare l’uso delle stoviglie monouso di plastica negli eventi pubblici
(sportivi, culturali, sagre), anche come veicolo di promozione della cultura
plastic free;
accelerare le azioni volte in particolare a salvaguardare gli ambienti marini e
costieri, arrivando a stringere accordi volontari con gli stabilimenti balneari
per bandire l’impiego di stoviglie monouso di plastica sulla base di accordi
volontari;
considerare la strategia plastic free un primo tassello di un più complessivo
Green New Deal.
Intervenendo in conferenza stampa ho sottolineato che questo provvedimento risponde appieno alla richiesta che avevo fatto, in occasione della presentazione della mozione per dichiarare l’emergenza climatica, che la Regione desse sostanza alla dichiarazione mettendo in campo azioni e misure coerenti e ambiziose. Per quanto riguarda gli aspetti specifici della strategia, ho sottolineato come la tempistica punti ad anticipare nettamente la messa in atto delle misure rispetto al termine fissato dalla Direttiva, e come la complessità delle misure e dei soggetti coinvolti – a cominciare proprio dalla Regione ER e dalle sue istituzioni, le mense scolastiche e ospedaliere, i distributori di bevande nelle sedi degli uffici regionali ed enti collegati, per continuare con l’Anci e gli operatori economici – veda in campo la società emiliano-romagnola a 360 gradi. Un intervento quindi che ha l’ambizione di andare oltre un approccio settoriale, a macchia di leopardo, al problema.
Last but not least, questa strategia va nella direzione della conversione ecologica del modo di produrre e di consumare, e si inserisce quindi perfettamente nell’orizzonte dell’economia verde e del Green New Deal e delle opportunità che questi offrono di creare nuova occupazione pulita e nuovi ambiti di attività economiche che non pesano sull’ambiente e contribuiscono alla lotta ai cambiamenti climatici. Secondo i dati diffusi dalla Commissione europea in relazione alla Direttiva UE 2019/904, grazie alla nuova direttiva, si trarranno benefici ambientali ed economici, così quantificabili: si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; si ridurranno danni ambientali per un costo equivalente pari a 22 miliardi di euro entro il 2030; si genereranno risparmi per i consumatori pari a circa 6,5 miliardi di euro.
Leggi le linee-guida: Emilia Romagna plastic free_31luglio2019
Silvia Zamboni
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