DEPURATORI E BALNEAZIONE

Pubblicato da Luca Saraz Budini il

Comunicato stampa

Sul tema della depurazione

e dei divieti di balneazione di questi giorni

i Verdi propongono:

separazione delle acque di fogna dalle acque chiare,

rete di depuratori per la fitodepurazione,

invarianza idraulica per le ristrutturazioni ed i nuovi insediamenti,

de-cementificazione del territorio.

Limiti ed errori nella gestione di Hera

L’ennesima Caporetto di questi giorni della Riviera di Rimini sulla qualità  delle acque di balneazione, ha reso evidente il limite della cementificazione spinta della Riviera (Riminizzazione).

Di fronte ad acquazzoni e temporali scatta il troppo pieno ed i depuratori vengono bypassati mentre le fogne vengono lavate dai sedimenti che finiscono in mare, con vantaggio economico di chi gestisce il depuratore e con grave danno alla salute del mare ed all’economia turistica.

Siamo fortemente preoccupati della debolezza (e degli errori) del sistema tecnico politico messo in campo dalla Regione che delega troppo ampiamente al gestore HERA le decisioni di pianificazione e di gestione.

La sospensione della separazione tra acque nere ed acque meteoriche iniziata anni fa ed interrotta colpevolmente da Hera costituisce invece una occasione per migliorare la qualità  delle acque e per investimenti ed occupazione duratura nella gestione del territorio.

Anche puntare su megadepuratori è un grave errore.

Tanti depuratori sparsi sul territorio con aggiunta dove è possibile della fitodepurazione limiterebbe notevolmente il problema del troppo pieno.

Per tutelare al massimo la salute pubblica e le attività  economiche che dipendono dalla qualità  dell’acqua del Mare occorra modificare quanto è stato e si sta facendo e mettere in discussione gli attori, responsabili di questo fallimento.

Fare vasche di laminazione e condotte che portano in mare a poche centinaia di metri il contenuto delle fogne è un intervento tampone che può diminuire l’impatto immediato ma non risolve certo il problema.

Occorre de cementificare il più possibile il territorio,non solo nei nuovi insediamenti ma anche con il recupero di aree industriali e artigianali dismesse, espandendo a tutto il territorio l’invarianza idraulica.

Occorre avviare un piano poliennale per separare le acque chiare da quelle di fogna.

Occorre costruire sul territorio una rete di fitodepuratori.

Il tutto con indubbio grande vantaggio anche occupazionale.

E’ inammissibile vedere andare in fumo in pochi istanti decine di Milioni Euro investiti nel settore per la promozione sia dal pubblico che dai privati.

Ma non è nascondendo la sabbia sotto il tappeto che si risolverà  il problema.

E nemmeno con mega depuratori e soluzioni fanta-ingegneristiche.

Tantomeno chiedendo di non rispettare le regole sui prelievi per certificare la balneazione.

Porremo ai primi posti nel nostro programma elettorale per le prossime amministrative Regionali e Locali, la priorità  di investimenti efficaci ed appropriati che riguardano il settore turistico balneare sul tema della qualità  delle acque con particolare attenzione a quelle del mare e della balneazione.

Questi dunque alcuni punti forti che porteremo ai tavoli dei prossimi confronti politici.

E su questi in particolare siamo pronti e disponibili ad incontrare i responsabili politici locali e regionali della gestione delle acque.

Verdi Rimini

Cesarino Romani

Claudio Cerquetti

Federazione Verdi Emilia Romagna

Paolo Galletti

Sauro Turroni


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