‘Brutta aria a Bologna’ – Sintexcal

( di Filippo Bortolini dal quotidiano ecologista ‘TERRA’ del  18 novembre 2010)

Da anni nella città  felsinea vi sono comitati cittadini che svolgono una difficile battaglia per affermare il loro diritto alla salute.

I più noti sono i comitati “˜Ambiente Santa Viola’, “˜Tuscolano’ e ‘Noce’ che combattono per la delocalizzazione di aziende particolarmente inquinanti come la Sintexcal (produttrice di asfalti), la Sitfa (produttrice di vernici) e la Valli Zaban (prodotti bituminosi.

Tutte e tre le aziende sono classificate come imprese insalubri di prima classe, sono localizzate in aree una volta considerate produttive-industriali, ma che oggi, complice la speculazione edilizia e la crescita della città , sono diventate residenziali. (altro…)

E’ iniziata a Bologna la grande partita della “valorizzazione” delle aree ex militari

Ridurre il consumo di suolo non significa solo tutelare le aree rurali, significa anche utilizzare meglio le aree già  urbanizzate per soddisfare in queste le nuove esigenze di usi urbani. È sul tappeto, in molti comuni e non solo a Bologna, una questione che può essere un rivelatore efficace della volontà  di consumare meno suolo: le dismissioni delle caserme, attribuite dall’amministrazione militare al demanio, e da questo in corso di trasferimento ai Comuni. Si tratta di oltre duecento caserme e complessi ex militari, che i comuni sono invitati a dare in concessione per 50 anni. Commentando l’avvenimento e dandogli il via, nel 2007, Romano Prodi disse che “nella città  si inseriscono scenari diversi, talmente grandi da farle cambiare aspetto”. Il Direttore dell’Agenzia del Demanio affermò che “si apre un percorso nazionale che vedrà  la collaborazione tra pubblico e privato, che sarà  chiamato ad investire per valorizzare aree cittadine che tornano così alla collettività “.

Che cosa possono fare i Comuni? Possono pensare di guadagnare qualche soldo svendendo ingenti beni comuni, trattando col miglior offerente e promettendo, in cambio di molti euro, destinazioni d’uso lucrose per i nuovi possessori; i fabbisogni sociali insoddisfatti diventeranno allora l’occasione per occupare nuove porzioni di terreno extraurbano. Oppure possono invece utilizzare le caserme per soddisfare le necessità  di attrezzature pubbliche e d’uso pubblico, di verde urbano, di edilizia sociale, evitando così di urbanizzare nuove aree rurali; cercheranno allora, prima della trattativa con gli immobiliaristi, il consenso dei cittadini su progetti urbanistici basati su un rigoroso calcolo dei fabbisogni insoddisfatti.

Nella realtà  accade che “¦. (altro…)

Sul Passante autostradale di Bologna

Le ragioni che ci portano ad opporci al passante autostradale derivano dalla constatazione che questo non risulta risolutivo dei problemi di mobilità  del nodo di Bologna, ma che invece sicuramente a fronte di un ingente volume di risorse finanziarie ed ambientali, esso ottiene miglioramenti quantitativamente modesti e di breve periodo soprattutto se la crescita della domanda di mobilità  proseguirà  ai ritmi del decennio passato.

Occorre dunque sviluppare una ben più radicale revisione del problema dell’accessibilità  a Bologna e al suo territorio, fondata su un innovativo potenziamento e messa a sistema dei trasporti pubblici su ferro e su gomma urbani ed extraurbani. Le possibili soluzioni alternative hanno il vantaggio di risolvere nel breve periodo il problema con risorse limitate, dando alle amministrazioni coinvolte il tempo necessario per la implementazione del nuovo sistema integrato dei trasporti pubblici senza introdurre, come fa invece il Passante nord, nuovi impedimenti per il suo sviluppo. (altro…)

Petizione contro l’apertura anticipata del centro storico di Bologna e avvio di una istruttoria pubblica sulla qualità  dell’aria nel capoluogo felsineo

In questi giorni la Commissaria prefettizia di Bologna Anna Maria Cancellieri ha deciso di restringere i tempi di tutela della zona a traffico limitato (ZTL) del capoluogo emiliano romagnolo, decidendo unilateralmente lo spegnimento di SIRIO (il sistema di telecontrollo) alle 18 anzichè alle 20.

Come Verdi di Bologna abbiamo deciso di iniziare una raccolta firme contro questo provvedimento e abbiamo deciso di appoggiarci al sito regionale perchè pensiamo che sia importante raccogliere adesioni da Bologna, ma anche da altre città  per evitare che questa malsana idea possa superare i confini della nostra sempre più irrespirabile città .

Il testo della petizione è molto semplice:

‘No all’apertura anticipata della zona a traffico limitato (ZTL) nel centro di Bologna, chiediamo invece una istruttoria pubblica sul problema dell’inquinamento dell’aria visti i continui e numerosi sforamenti relativi ai livelli di polveri sottili ed ozono’.

Federazione dei Verdi di Bologna

Per aderire basta lasciare il proprio nome, cognome e città  nei commenti – il link dei commenti lo trovate sotto al titolo di questo post.

Aggiorneremo noi la lista man mano che arriveranno le adesioni!

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Imola: In difesa di una scuola pubblica di qualità 

I Verdi di Imola in collaborazione con il Gruppo Consiliare Sinistra Arcobaleno organizzano un incontro aperto al pubblico sulla scuola. L’incontro si svolgerà  martedì 18 novembre alla Sala Aurora di via Cosimo Morelli 19 (di fronte alla caserma dei Carabinieri) alle ore 20.45.

All’incontro interverranno:

Stefano Mari ““ Dirigente scolastico del 3° Circolo didattico di Bologna

Anna Sanchi ““ Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di San Giovanni in Marignano (Rimini) e Responsabile nazionale Scuola dei Verdi

Modererà  l’incontro: Mauro Barnabè, consigliere comunale ed esponente dei Verdi di Imola (altro…)