Spiraglio per i cavalli della Regione (FE)

Pubblicato da segreteria il

“Sono soddisfatta delle rassicurazioni dell’Assessore regionale Rabboni sul fatto che i cavalli della Regione verranno venduti solo ad allevatori professionisti per la riproduzione e non prenderanno la via del macello.”

Così interviene la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo sulla vicenda della dismissione dei cavalli della Regione che ha suscitato l’attenzione di molti cittadini e delle associazioni animaliste.

“Tuttavia per assicurare ai 17 cavalli e ai 2 asini della Regione un giusto trattamento alla fine della loro vita ““ continua Meo ““ non possiamo solo affidarci alla buona volontà  del singolo allevatore, ma serve una garanzia definitiva che può essere data soltanto dalla dichiarazione di esclusione dalla macellazione per la produzione di alimenti per il consumo umano, che è irreversibile e vincolante anche per gli eventuali futuri proprietari.”

Infatti, il Decreto interministeriale 5 maggio 2006 istituisce l’anagrafe degli equidi e prevede all’art. 5 che tutti gli equidi siano dotati del documento di identificazione, denominato passaporto. Questo indica, oltre le informazioni previste, l’identificazione degli equidi che sono distinti in:

“¢ equidi destinati alla produzione di alimenti (DPA);

“¢ equidi non destinati alla macellazione per il consumo umano (non DPA).

“Ai sensi del regolamento n. 178/2002 dell’Unione Europea, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, e del regolamento n. 852/2004, che detta norme di carattere generale al fine di offrire garanzie sulla sicurezza alimentare ““ spiega l’esponente ecologista ““ ogni soggetto pubblico o privato che detiene, con o senza fini di lucro, un Equide DPA è definito “impresa alimentare”, ricade perciò nella “legislazione alimentare” e la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare è definito “operatore del settore alimentare”“.

“La classificazione DPA, quindi, non è un semplice certificato veterinario, ma, se la Regione non la cambia, può significare per l’animale un triste destino in un macello. Per questo ho chiesto, e continuo a chiedere, un intervento dell’Assessore prima dell’asta del 14 settembre.”

Categorie: Animali

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